I Grani Alti e i Grani Antichi
Nei miei prodotti utilizzo farine di grani antichi, in particolare delle varietà conosciute come “grani alti, che ho voluto riprendere perché facili da utilizzare, aiutano l’organismo e hanno un impatto ambientale minore rispetto ai grani moderni.
Esistono molte varietà di grani alti, e qui di seguito potrai scoprire i più diffusi e quelli che preferisco utilizzare per i miei prodotti.
Andriolo
Costitutore:
Varietà locale
Cenni storici:
L’origine di questa varietà non è conosciuta, anche se sembra discendere dal Bianco Nostrale; è diffusa per lo più in Toscana nella provincia di Pistoia. È una varietà montana, coltivata in terreni con bassa fertilità.
Caratteristiche botaniche:
Piante caratterizzate da uno stelo di altezza maggiore a 110 cm, spiga di forma piramidale e di colore pallido con sfumature rossastre, reste di colore bianco rossastro, seme di forma allungata e di colore rosso forte.
Caratteristiche produttive:
Pianta rustica, poco soggetta all’allettamento e resistente alla stretta, la produttività è relativamente buona. A semina autunnale, non necessita di concimazioni azotate e ben si adatta a regimi di agricoltura biologica.
Frassineto
Costitutore:
Michahelles (1922)
Cenni storici:
Varietà ottenuta per selezione genealogica dall’ecotipo toscano Gentil Rosso. Coltivato nel Centro-Nord Italia, nei terreni poco fertili collinari.
Caratteristiche botaniche:
Pianta di altezza maggiore di 130 cm, la spiga ha forma piramidale ed è di colore bianco, generalmente mutica. Il seme è di forma allungata con colorazione rosso pallida.
Caratteristiche produttive:
È una varietà con elevata rusticità, si adattata ai terreni poveri e non ha esigenze particolari, ottima resistenza alle ruggini, abbastanza resistente all’allettamento ed è caratterizzata da precocità di maturazione. Suscettibile alla carie del frumento.
Gentil Rosso Aristato
Costitutore:
Ecotipo locale
Cenni storici:
Ecotipo di origine toscana, si è diffuso in Toscana ed in Emilia nell’800, sino ad essere coltivato dal Veneto alla Basilicata agli inizi del ‘900. Tra il 1920 ed il 1930 è stata la varietà più coltivata in Italia e su questa popolazione Todaro operò diverse opere di selezione. Il frumento Gentil Rosso è stato uno dei capostipiti usati da Michahelles nei suoi lavori di miglioramento genetico.
Caratteristiche botaniche:
Pianta di taglia elevata, sopra i 120 cm, le spighe sono di colore chiaro con sfumature rossastre, con reste lunghe di colore bianco. Le cariossidi sono di colore rosso scuro e di forma allungata.
Caratteristiche produttive:
Potenzialmente suscettibile all’allettamento in fase di maturazione, ma resistenti alla stretta ed alle ruggini, ha una scarsa resistenza al freddo e mal tollera eccessi di azoto nel suolo.
Inallettabile
Costitutore:
Varietà locale; diverse selezioni realizzate da Todaro.
Cenni storici:
Varietà coltivata nel Centro e Nord Italia già all’inizio del ‘900; coltivate diffusamente le diverse cultivar selezionate da Todaro da questa popolazione.
Caratteristiche botaniche:
Pianta di altezza media inferiore ai 120 cm, la spiga di colore bianco ha forma semi-clavata, con reste anch’esse bianche. La cariosside ha forma arrotondata e colorazione bianca.
Caratteristiche produttive:
Varietà per tutti i tipi di areali, da quelli di pianura a quelli montani, resiste molto bene all’allettamento ed alle ruggini, ha una bassa suscettibilità alla stretta.
Verna
Costitutore:
Gasparini, 1953
Cenni storici:
Frumento tenero mutico a taglia alta, derivante dall’incrocio tra Est Mottin 72 e Mont Calme 245.
Caratteristiche botaniche:
Spiga quadrata, semi compatta, rossa.
Caratteristiche produttive:
Ottima resistenza al freddo e buon’adattabilità a terreni mediamente fertili.
Cappelli (o Senatore Cappelli)
Costitutore:
Nazareno Strampelli, 1915
Cenni storici:
Frumento duro a taglia alta, costituito tramite selezione genealogica da una popolazione di frumenti nord-africani chiamata “Jean Rhetifah”, è stato introdotto in coltivazione a partire dal 1920. Ha svolto un ruolo fondamentale nella cosiddetta “Battaglia del grano”, nel corso degli anni ’30 del Novecento in Italia; è stato per circa cinquant’anni il grano duro più coltivato e richiesto in Italia e nel bacino del Mediterraneo per le eccellenti caratteristiche qualitative, ancora oggi di alto profilo.
Caratteristiche botaniche:
Taglia delle piante medio-elevata (da 1 a 2 m) il culmo è flessibile e robusto, porta alla sommità spighe grandi, quadrate e robuste, caratterizzate da lunghe reste nere.
Caratteristiche produttive:
Negli ambienti di coltivazione del frumento duro, può essere coltivato quasi ad ogni altitudine, è poco soggetto all’allettamento, se non concimato; risulta poco suscettibile alla stretta e alle ruggini.
Popolazione Oroset: la nostra miscela
Per i miei prodotti ho scelto di utilizzare una miscela speciale: la Popolazione Oroset. Realizzata in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, questa popolazione è stata costituita utilizzando la semente ottenuta a partire da incroci reciproci tra cinque differenti varietà di frumento tenero di antica costituzione, quali Andriolo, Frassineto, Gentil Rosso, Inallettabile e Verna. Questo ha permesso, anno dopo anno, di seminare e raccogliere senza ulteriori selezioni sulla progenie e di raggiungere un risultato di altissima qualità.
L’incrocio di diverse varietà ha portato ad aver piante con uno stelo di altezza elevata e spighe e semi di dimensioni, forme e colori differenti, molto adattabili a diversi contesti climatici e ideali per regimi di agricoltura biologica in quanto non necessitano di concimazioni azotate.
La Popolazione Oroset risulta quindi una scelta perfetta, affidabile e naturale, proprio come piace a me.